": Educati al Benessere e alla Buona Scuola”, percorso educativo per i bambini e ragazzi per la scuola primaria e secondaria proposto dall’UPKL e appoggiato dal
Il progetto è finalizzato a far sì che la figura professionale dell’Educatore Sociale Sportivo entri come Assistente tra le classi scolastiche e attraverso il gioco di squadra e l’attività motoria insegni i valori fondamentali dei diritti umani, il valore della cooperazione e il rispetto della persona.
Partiamo dal semplice atto di presentare un progetto nella scuola, cioè la fase iniziale in cui si contatta l’Istituto e si propone per l’appunto il progetto, il quale è già scritto e stipulato dal protocollo d’intesa UPKL e Miur.
In genere i progetti vanno presentati verso la fine dell’anno in corso, in previsione del nuovo anno o eventualmente all’inizio del nuovo anno accademico.
“Giovani per l’Europa” non vuole dire far entrare l’ennesimo Istruttore sportivo nella scuola per fare motoria ai bambini a livello promozionale.
Mi spiego meglio: al giorno d’oggi la scuola è sommersa di richieste da parte di insegnanti sportivi esterni che tentano di entrare nella scuola per promuovere l’attività che insegnano. Non c’è nulla di male in questo e ben venga l’attività sportiva nelle scuole.
Le risposte di alcune scuole alle mie chiamate, e-mail, richieste di appuntamento e visite a sorpresa sono state tra le più consuete: “Non ci interessa” oppure “Abbiamo già dei progetti sportivi” o ancora meglio “Ne parleremo al Consiglio scolastico” … “Deve parlare con quell’insegnante” ecc… come se fossi a tutti gli effetti un ennesimo istruttore con uno progetto sportivo, il fatto è che questo progetto non parla di Attività Motoria come finalità ma come Strumento per il lavoro Educativo, cioè un operatore professionale che collabora con la scuola nel percorso Educativo a medio lungo termine.
Andiamo avanti!
Una volta passato il sì del Consiglio, si passa al colloquio con le insegnanti, cioè un vero e proprio colloquio tra “insegnante e insegnante” dove avviene la descrizione generale delle classi.
Solo a questo punto l’European Social Sport Coach ha la possibilità di conoscere quelle che sono le esigenze specifiche della classe e di discutere un percorso formativo con i responsabili. Dopo il Briefing tra insegnanti sono entrato in comunicazione con le classi : 15 classi in 4 Istituti diversi.
Le prime lezioni sono state di presentazione e di dialogo, con alcune proiezioni video sulla storia dei diritti umani e con qualche gioco di fiducia tra compagni. Le successive lezioni, 8 ore per classe, per un totale di 120 ore di insegnamento sono state di attività ludico motoria, in cui ogni singolo esercizio o gioco di gruppo era indirizzato a tutti i bambini senza discriminazioni con scopi educativi, motori e cognitivi.
Ho portato avanti il progetto, cioè 120 ore, con un impegno costante di tutte le mattine (dal lunedì al venerdì), per i mesi di gennaio-febbraio-marzo-aprile e maggio.
La vera difficoltà è che ogni classe è diversa e quindi sta al Coach cercare di intuire quale gioco proporre: da giochi motori più o meno movimentati, a giochi di gruppo, a singoli esercizi per far emergere la singolarità e la creatività del bambino.
Entrare in contatto con i bambini nella scuola è stato una bella esperienza e una forte emozione; interagire con la loro curiosità, con loro affetto spontaneo è stata una delle cose più piacevoli da sperimentare per me.
Necessitano più che mai di giocare, muoversi e interagire fisicamente in un mondo dove la tecnologia sembra, secondo me, voler ostruire l’interazione sociale.
Nel complesso i bambini sono energici e solari, con tanta voglia di fare, a volte anche troppa.
Ogni volta che è stato chiesto ai bambini che cosa avevano capito dai giochi precedenti, le risposte sono state sorprendenti per quanto riguarda la loro comprensione sulla finalità del progetto.
Questi sono alcuni esempi di risposte su quello che avevano intuito nei giochi fatti:
Fiducia
Ascolto
Aiutarsi
Responsabilità
Cooperazione
Conversazione/Dialogo
Lavoro di squadra
Rispetto delle regole
Libertà
Attenzione
Pazienza
Perseveranza
Valutare
Risolvere
Collaborare
Alcune risposte degli alunni.