Han Xiangzi
(韩湘子Hán Xiāng Zi) è il patrono dei musicisti. Incarna la giovinezza e sembra sia vissuto all’inizio del IX secolo. Si dice che fosse nipote di Han Yu, un importante uomo di Stato della corte Tang. Era l’allievo preferito del secondo Immortale, Lü Dongbin. Mentre si dedicava alla pesca insieme a Lü Dongbin, Han Xiangzi cadde da un albero di pesco ed il suo corpo morì ottenendo così l’immortalità. Era solito vagabondare in mezzo alla natura, incantando gli uccelli e perfino gli animali selvatici per mezzo del suo flauto.
Aveva anche il potere di far crescere istantaneamente piante meravigliose in una semplice manciata di terra. Infine non aveva la minima idea del valore del denaro, e lo disperdeva.
Un giorno, mentre suo zio cercava di "convertirlo" alla vita politica, egli rispose con questi splendidi versi:
"Abito in una caverna in mezzo alla nebbia, tra torrenti e picchi ammantati di verde;
Assaggio la rugiada a mezzanotte che costella la terra come gemme,
Mi cibo delle rosee nuvole che lavano il cielo all'alba.
Suono la Melodia della Giada Verde da un liuto a sette corde,
E fondo in fieri alambicchi perle ridotte in polvere finissima e bianca;
Nel mio Prezioso Calderone alberga la Tigre d'Oro;
Coltivo i Funghi Magici per dar da mangiare ai Corvi Bianchi neve;
Dei poteri creativi della Natura è piena la mia fiaschetta di zucca,
Abbatto i demoni malvagi con la mia spada di tre piedi;
Il vino riempie il vuoto calice quando dico la parola magica,
E fiori spuntano e sbocciano in un batter d'occhio;
Mostrami l'uomo che fa queste cose nel modo che ho descritto,
Ed io sarò felice di parlare con lui dello hsien (immortalità) che mai invecchia.”